Segno dei Pesci
Il segno dei Pesci – parte 4
Terza parte.
Il continuo dissolversi della problematica umana nella dimensione inconscia o nel tema divino, costella il senso ultimo dei Pesci di un carattere di ineluttabilità. Se ora consideriamo la psicologia dei Pesci, diciamo che i simboli e i miti dimostrano una natura molto passionale ed emotiva. L’individuo Pesci ha una eccezionale plasticità psichica con una reattività nervosa assai ampia. In taluni soggetti si osserva una impressionabilità eccezionale che confina con l’esaltazione. La creatura Pesci tende a voler dilatare il campo dell’Io, a uscire dai propri limiti (come nei miti, gli eroi escono dalla vita terrena per sprofondare nel mare, nell’illusoria ricerca di una soluzione ai propri affanni o per tentare la sorte nell’affermazione di sé) e spesso si identifica con le proprie immagini interne o con le visioni cosmiche che emergono dalle profondità inconsce.
Lo psichismo del tipo Pesci è fra i più delicati dello Zodiaco: l’inflazione emotiva è frequente, per cui la sua obiettività può dimostrarsi fallace in più occasioni. All’opposto del tipo Vergine che delimita e misura i campi, il Pesci non riconosce alcuna frontiera materiale o psicologica; percepisce il dominio dell’infinito, dell’imprecisato, di tutto ciò che è indeterminato: il mare è il suo simbolo misterioso e sappiamo da Jung che il mare – l’acqua dei Pesci – è il “simbolo dell’inconscio, perché sotto i riflessi brillanti della sua superficie, racchiude insospettabili profondità”.
E’ il luogo più indicato per il sorgere di visioni, per l’irruzione cioè, dei contenuti inconsci. Se il Cancro si introverte e ripiega sotto il peso delle memorie e il Capricorno invece abbandona e prosegue l’ascensione realizzatrice, il Pesci supera l’ultimo stadio per conoscere l’ “oltre di sé”. Spesso l’atteggiamento verso la vita esteriore è distaccato, quasi che la realtà fosse sogno o viceversa. Reagisce ad ogni stimolo e ama il rischio perché si sente attratto dai traguardi più lontani.
Roberto Sicuteri
Astrologia e Mito – Simboli e miti dello Zodiaco nella Psicologia del Profondo
Il segno dei Pesci – parte 2
Seconda parte.
Il grande ciclo zodiacale sta per concludersi quando il Sole, ogni anno, entra in costellazione dei Pesci, il 19 febbraio. L’arco esistenziale è ormai giunto al suo termine con l’accesso al terzo e ultimo segno di Acqua. Nella natura si esaurisce la fase invernale.
Valutando il significato dei Pesci in analogia al processo evolutivo umano, è opportuno citare alcune parole di Erich Fromm che danno l’immagine dell’Uomo-Pesce, dell’uomo totale, proiettato nella grande dimensione del destino zodiacale: “L’inconscio è l’uomo per intero … La coscienza rappresenta l’uomo sociale, le limitazioni contingenti poste dalla limitazione storica in cui l’uomo è gettato. La non-coscienza rappresenta l’uomo universale, l’uomo per intero, radicato nel cosmo; essa rappresenta nel contempo la sua parte vegetativa, animale, spirituale; ne rappresenta infine il passato fino agli albori dell’esistenza umana ed il futuro fino al giorno in cui diverrà pienamente umano e in cui la natura sarà umanizzata nella misura in cui l’uomo a sua volta sarà naturalizzato”.
Ecco la realtà fenomenologica dei Pesci! Dopo aver raggiunto la coscienza individuale in Capricorno e dilatato l’individuale nella dimensione della coscienza comunitaria, l’uomo dei Pesci vedrà ciò che “non deve essere visto” e non vedrà più ciò che ha sempre veduto: a questo punto emerge la coscienza, o meglio, la coscienza sarà immersa nell’inconscio per ritrovare l’unità soggettuale quale veramente è nella sua essenza. Quindi nei Pesci può essere sperimentata la frantumazione delle difese personali, dei canoni culturali e dell’obiettività, per sollevare il velo di Maya e riconoscere i misteri dell’anima e dell’essenza divina che, in senso junghiano, potrebbe essere inteso come l’avvicinamento al Sé (Selbst).
Roberto Sicuteri
Astrologia e Mito – Simboli e miti dello Zodiaco nella Psicologia del Profondo
Mercurio in Pesci e meditazione – parte 3
Terza parte.
Particolarmente preziosi per questa meditazione sono i transiti in Pesci ed in Aquario meglio ancora in Luna Nuova o in periodo di Luna calante. E comunque qualunque periodo decidete per iniziare a praticare la meditazione ricordate anche che ogni giorno è sempre valido.
Una bellissima affermazione per una guarigione generale che potete utilizzare tutti i giorni per il vostro benessere psicofisico.
Sull’altare di ogni sentimento, di ogni pensiero e di ogni volere,
hai la tua dimora, hai la tua dimora.
Tu sei tutto il sentire, il volere e il pensare.
Sei tu che li guidi. Fai che ti seguano.
Che ti seguano e siano come tu sei.
Nel tempio della coscienza c’era la luce: la tua luce.
Io non la vedevo. Ma ora la vedo. Il tempio stesso è luce, il tempio è intatto.
Ho dormito sognando che il tempio crollava minato dal panico, dall’inquietudine e dall’ignoranza.
Ho dormito sognando che il tempio crollava minato dal panico, dall’inquietudine e dall’ignoranza.
Ma tu mi hai destato; mi hai destato. Il tuo tempio è intatto. Il tuo tempio è intatto.
Voglio adorarti, voglio adorarti.
Ti amo nel mio cuore, nelle stelle, in ogni cellula. Scherzo con te negli elettroni.
Voglio adorarti nel mio corpo, negli astri, nella polvere di stelle e nelle nebulose.
Tu sei ovunque e ovunque ti adoro.
Il tuo soave volere si riflette nella mia volontà umana.
Si riflette in me, in me, in me.
Voglio ambire, voglio volere, voglio operare e approfondire,
non guidato dall’ego, ma da te, da te, da te. Voglio operare, applicare la mia volontà, ma tu alimentala col tuo volere, col tuo volere.
Rendici come fanciulli, o Padre, come quelli che appartengono al tuo regno.
Il tuo amore in noi è perfezione. Tu sei completo e noi siamo completi come te, integri nel corpo e nella mente, come lo sei tu, come lo sei tu.
Tu sei perfetto, noi siamo tuoi figli.
Tu sei dappertutto e ovunque tu sei è perfezione.
Tu dimori sull’altare di ogni mia cellula e in tutte le cellule:
sono integre, sono perfette. Sono integre, sono perfette.
Fammi sentire che tu sei in tutte, in tutte. Fammi sentire che tu sei in tutte, in ognuna.
In tutte e in ognuna.
Vita della mia vita, tu sei completo, tu sei dappertutto:
nel mio cuore, nel cervello, negli occhi, sul mio volto e in tutte le membra.
Dappertutto.
Tu muovi i miei piedi: essi sono sani, sono sani.
Le mie gambe sono sane: sono sane perchè tu sei in esse.
Tu le sorreggi per non farmi cadere, per non farmi cadere.
Sono sane perchè tu sei in esse. Sono sane perchè tu sei in esse.
Sei nella mia gola. Le mucose e l’addome irradiano la tua luce.
Sono sani perchè ci sei tu.
Sprazzi della tua luce percorrono le mie vertebre: sono sane, sono sane.
Tu corri lungo i miei nervi: sono sani, sono sani.
Mi circoli nelle vene e nelle arterie: sono sane, sono sane.
Tu mi illumini lo stomaco, tu mi illumini le viscere: sono sani, sono sani.
Tu sei mio e io sono tuo. Tu sei perfetto. Tu sei me. Tu sei me.
Tu sei il mio cervello: è luminoso e sano, sano, sano, sano.
La mia immaginazione corre a briglia sciolta, a briglia sciolta.
Sto male quando credo di star male, sto bene quando credo di star bene.
Ora per ora, giorno per giorno, nel corpo, nella mente e in ogni modo,
sono sano e felice. Sano e felice.
Nel mio sogno sognai di star male, ma al risveglio sorrisi vedendomi ancora rigato di lacrime. Lacrime di gioia e non di amarezza. E vidi che avevo sognato il mio male,
perchè io sono sano. Sono sano.
Fammi sentire il palpito della tua tenerezza,
il palpito della tua tenerezza.
Tu sei il mio Padre e io il tuo figliolo.
Buono o cattivo, sono il tuo figliolo.
Fammi conoscere la tua ebbrezza salutare e la saggezza del tuo volere.
E la saggezza del tuo volere.
Paramahansa Yogananda
Affermazioni scientifiche di guarigione
Mercurio in Pesci e meditazione – parte 2
Seconda parte.
E’ importante comprendere che ciò che ci fa stare male è causato dalla mente, nello sforzo di intraprendere l’autoguarigione spesso ci si concentra di più sull’assillo che procura una data sofferenza psicofisica piuttosto che sulla possibilità di curarla.
L’abitudine subconscia di pensare al disagio o allo stato di benessere psicofisico esercita una forte influenza. Le affezioni ostinate, mentali o fisiche, hanno sempre profonde radici nel subconscio e qualsiasi disagio può essere curato estirpandone le radici nascoste. Le affermazioni della mente dunque devono lasciare un’impronta sufficientemente forte da influenzare beneficamente il subconscio, che a sua volta agisce come un automatismo sulla mente cosciente.
Delle forti affermazioni coscienti agiscono così sulla mente e sul corpo tramite il subcosciente, il famoso “mondo pancia”. Delle affermazioni ancora più forti raggiungono non solo il subconscio, ma anche la mente superconscia, il magico deposito dei poteri miracolosi. Le dichiarazioni di verità devono essere fatte con la collaborazione della volontà, del sentimento, dell’intelligenza e della devozione. Non si deve permettere all’attenzione di allentarsi, in tal caso bisogna continuamente riportarla al punto di partenza.
La parola è l’energia vitale, o forza vibratoria cosmica. Questa forza perfetta è la sola che guarisce in profondità, tutti i metodi esterni di stimolazione sono utili ma non fanno altro che cooperare con l’energia vitale. Ricordiamo che nascondere, anche solo a se stessi, un segreto che può diventare un peso sulla coscienza, determina a lungo andare problematiche alla gola. Rivelare il segreto e confessarlo libera energia vitale e favorisce l’autoguarigione.
Paramahansa Yogananda
Affermazioni scientifiche di guarigione
Mercurio in Pesci e meditazione – parte 1
Prima parte.
Le affermazioni scientifiche sono una vera e propria meditazione e promuovono il benessere e l’autoguarigione, le abbiamo ereditate da Paramahansa Yogananda che aveva appreso i principi di queste importantissime tecniche grazie agli insegnamenti del suo Guru, il noto Jnanavatar Swami Sri Yukteswar. Yukteswar tra l’altro fu uno dei più grandi astrologi di tutti i tempi.
Naturalmente, cari amici di Voce delle Stelle, potete abbinare a queste affermazioni anche i Fiori di Bach che hanno una profonda radice cosmica. E’ sempre buona cosa tentare di armonizzare il percorso di ricerca con le energie celesti seguendo l’andamento delle fasi Lunari e i movimenti degli astri.
Uno dei momenti astrali migliori per meditare comprende di certo il periodo attuale, in particolare Mercurio e Nettuno transitano in Pesci e sono perfetti per intraprendere la meditazione analitica. In questi giorni di Luna calante la meditazione è molto favorita.
Iniziamo spiegando perchè queste tecniche meditative sono efficaci. La parola dell’uomo è lo Spirito presente nell’uomo. Le parole pronunciate sono dei suoni originati dalle vibrazioni dei pensieri, e i pensieri stessi, sono a loro volta delle vibrazioni emesse dall’ego o dall’anima. Ogni parola che voi ripetete dovrebbe essere abbondantemente satura di vibrazioni animiche. Le parole umane sono prive di vita se non permeate di forza spirituale. La loquacità, la tendenza all’esagerazione o alla falsità rendono le parole inefficaci come palline di carta sparate da un’arma-giocattolo. E’ improbabile che i discorsi e le preghiere delle persone chiacchierone e imprecise possano produrre benefici mutamenti nell’ordine delle cose. Le parole di un uomo non devono solo esprimere la verità, ma anche manifestare esattamente il suo grado di comprensione e realizzazione. Un linguaggio privo della forza che proviene dall’anima è simile a una spiga senza grano.
Le parole cariche di sincerità, di convinzione, di fede e di intuizione sono come delle bombe vibratorie altamente esplosive che fatte esplodere frantumano le rocce delle difficoltà e producono il mutamento desiderato, questo è il potere dello Spirito nella parola dell’uomo. Evitate di pronunciare parole spiacevoli, anche se dicono la verità! Le parole o le affermazioni sincere, ripetute con comprensione e con partecipazione del sentimento e della volontà, indurranno sinceramente l’Onnipresente Energia Vibratoria Cosmica a porgervi aiuto nelle vostre difficoltà. Bisogna rivolgersi a quel Potere con fiducia illimitata, escludendo ogni dubbio, altrimenti la freccia della vostra attenzione verrà deviata dal suo obiettivo.
Dopo aver piantato nel suolo della Coscienza Cosmica il seme vibratorio della vostra preghiera, non state a dissotterrarlo spesso per vedere se è germogliato o no. Date alla forza divina che c’è in tutti voi, la possibilità di operare senza interruzioni.
Quando si utilizzano le diverse affermazioni, l’atteggiamento mentale dell’individuo deve cambiare in conformità, ad esempio, le affermazioni che fanno leva sulla volontà devono essere accompagnate da una risoluzione ferma, mentre quelle che fanno leva sul sentimento vanno espresse con devozione, quelle che fanno leva sulla ragione devono poggiare sulla comprensione esatta. Infatti ci si deve adattare al temperamento della persona che vuole risolvere un determinato problema o afflizione, a seconda che in lui predomini la fantasia, l’emotività, o il ragionamento. In tutte le affermazioni invece l’intensità dell’attenzione è sempre l’elemento principale, come afferma lo stesso Osho nelle sue meditazioni tantriche di autoguarigione del terzo occhio. Bisogna dire che molto importanti sono anche la perseveranza e la ripetizione prolungata. E’ necessario intensamente e ripetutamente alimentare le affermazioni con devozione, volontà e fede, senza curarvi affatto dei risultati. Essi seguiranno naturalmente, come frutto dei vostri sforzi. Mentre vi prendete cura di voi stessi e degli altri, l’attenzione deve essere polarizzata non già sulla disarmonia, altrimenti la fede si indebolisce, ma sugli infiniti poteri della mente. Inoltre affinchè possiamo superare mentalmente la paura, la rabbia e le abitudini malsane e via discorrendo, ci si deve concentrare sulle qualità opposte, ossia: la coscienza del coraggio sarà l’antidoto per la paura, la pace lo sarà per la collera, la forza per la debolezza, il benessere per qualsiasi stato di disarmonia psicofisico.
Paramahansa Yogananda
Affermazioni scientifiche di guarigione
Il segno dei Pesci – parte 1
Il grande ciclo zodiacale sta per concludersi quando il Sole, ogni anno, entra in costellazione dei Pesci, il 19 Febbraio. L’arco esistenziale è ormai giunto al suo termine con l’accesso al terzo e ultimo segno di Acqua. Nella natura si esaurisce la fase invernale.
Il senso dei Pesci è nel loro stesso essere inchiodati al duale ipostatico e mossi vertiginosamente nel ruotare delle forze opposte: qui è il conflitto, cioè la realtà dell’uomo.
Nella psicologia del profondo, i pesci che compaiono nei sogni, hanno mantenuto il loro specifico simbolo di trasformazione o rinascita endopsichica. L’uomo è strettamente legato al pesce. La qualità simbolica teriomorfa è sempre presente nella tradizione mitica o religiosa. Già nella tradizione babilonese, “Oannes”, l’annunciatore della saggezza divina, in forma di pesce, usciva ogni giorno dal mare (era cioè il Sole che sorgeva) per elargire al popolo gli insegnamenti divini. Per i Fenici c’era la divinità Dagon rappresentata con la testa di pesce e il corpo di uomo e, in epoca più vicina, basta pensare al Cristo, simbolizzato come pesce nelle esperienze catacombali protocristiane. In Oriente, molte divinità hanno per simbolo il Pesce, Vishnu, il dio che salva Manu dal diluvio universale, si muta a sua volta in pesce sacro, come è rappresentato nei Veda. Nella simbolica induista il dio Varuna è rappresentato in posizione ieratica, seduto sul dorso di un pesce. Probabilmente, in certe epoche, anche in Grecia, il pesce rivestì carattere sacro perchè ne era proibito l’uso alimentare, essendo considerato cibo dei sacerdoti. La Senard, nel suo volume più volte citato, sintetizza così il simbolismo dei Pesci: “Una energia positiva e ricettiva, dunque autogenerantesi, dove l’azione salvatrice guida fuori dal mondo illusorio gli esseri che vi si trovano, operando in essi una trasmutazione illuminante, generatrice di stati di coscienza e di conoscenza sempre più chiari ed estesi, culminanti nella coscienza pura.”
E’ utile ricordare che i Pesci, in senso zodiacale astrologico, non rivestono affatto quel carattere sacrificale e penitenziale che una folta schiera di studiosi di astrologia vogliono vederci, forse in omaggio al fatto che i Pesci è il segno analogo alla dodicesima Casa oroscopica, che ha nella tradizione funeste attribuzioni. La tematica centrale implicita nei miti del segno dei Pesci consiste nell’annullamento dei legami col mondo sensibile per raggiungere – attraverso il ritorno e l’identificazione al caos primigenio – il livello di integrazione dell’umano con il divino, cioè la rinaturalizzazione dell’uomo che, nell’accettazione della propria totalità, si sottrae alla tirannia alienante delle richieste esterne cosificate e cosificanti che lo razionalizzano entro i confini della sublimazione civilizzante. I Pesci aprono dunque la via verso la riunificazione totale con il cosmo: è il trionfo animico dell’uomo naturale. Ci viene qui di pensare che i Pesci operano la trasformazione psicologica sostituendola all’asse “rigidità razionale-caos” proprio nel senso espresso da E. Neumann.
Roberto Sicuteri
Astrologia e Mito, Simboli e Miti dello Zodiaco nella Psicologia del Profondo